Nito Nes, nel segno del legno

Sorgente:
Christian Morasso
Visite:
618
  • text size
 
L'azienda è nuova - tecnicamente una startup - e si chiama Nito, acronimo appunto di " Nuova Industria Torinese". Eredita la tradizione di una città che è arrivata a contare 120 costruttori di moto, ma dove nel 2015 non ne era rimasto nessuno.
Così un gruppo formato da entusiasti, designer e investitori tutti di area torinese hanno deciso di ripartire da zero: in particolare, dalle emissioni zero. 

Con una gamma di veicoli a propulsione umana (bici e monopattini) ed elettrica: due ciclomotori, per ora, di cui il più interessante è senza dubbio il NES, presentato a Eicma dove ha raccolto molti consensi.  L’approccio di Nito è pragmatico: analizzata la sterminata offerta sul mercato cinese, ha selezionato i dieci veicoli più interessanti e quindi scelto la componentistica migliore, mettendola al servizio di un design decisamente azzeccato, su cui si innesta un plus di finitura e assemblaggio artigianali made in Italy.

Il NES ha fatto parlare di sé  per la pulizia delle forme e l’utilizzo del legno (compensato preformato nautico) per la pedana. Rappresenta in un certo senso quello che un designer vorrebbe fare in assenza di vincoli dal marketing, e il risultato è decisamente gradevole, sia per la pulizia della linea 'a virgola' che nasconde gli elementi tecnici (la batteria nel pianale, il motore nella ruota posteriore) sia per l’eleganza dei materiali e degli accostamenti cromatici. 
 
Già avevamo scritto dell'applicazione del legno precomposto sul serbatoio di una moto Agusta celebrativa presentata nel 2013 a EICMA Milano. Speriamo che i freddi automotoveicoli non diventino più friendly con un utilizzo sempre maggiore di legno.
 
Il Nito NES sarà in vendita entro l'estate, a un prezzo di 4.750 euro, in una rete composta inizialmente da 12 dealer cui si affiancherà l’e-commerce. Il suo punto forte è indubbiamente il design:  è un veicolo che annuncia da lontano la sua diversità e il suo essere elettrico. La parte tecnica passa come detto in secondo piano, ma l’omologazione è fatta in Italia a cura di Nito, e motore e batteria saranno garantiti 24 mesi. Con il NES, il piccolo pieghevole N3 e i prossimi veicoli che sta sviluppando, Nito vuole diventare il primo produttore di veicoli elettrici in Italia, superando anche chi ha le spalle più larghe. Vincerà la sua scommessa?



Manda commento